Il Coniglio trasalì violentemente, lasciò cadere i guanti di capretto e il ventaglio, e sgambettò via nel buio a tutta velocità.
Alice raccolse il ventaglio e i guanti e siccome faceva un gran caldo nel vestibolo, si mise a sventagliarsi senza sosta mentre continuava a parlare.
"Forse sto ridiventando piccola".
Si alzò ed andò al tavolino per misurarsi, e trovò che adesso era alta, ad occhio e croce, sessanta centimetri, e continuava a diminuire rapidamente; ben presto scoprì la causa di ciò era il ventaglio che stringeva, e lo buttò via in fretta, appena in tempo per evitare di scomparire del tutto.
"Per un pelo!" disse Alice , piuttosto spaventata per quel cambiamento improvviso, ma felicissima di trovarsi ancora in vita.
"E ora al giardino!". E tornò di corsa alla porticina; ma ahimè! La porticina era chiusa un´altra volta, e la chiavettina d´oro era come prima sul tavolino di vetro, " e le cose vanno di male in peggio" .
Proprio mentre diceva queste parole scivolò, e un attimo dopo, plaf! Si trovò immersa fino al collo nell´acqua salata.
Proprio allora sentì qualcosa che sguazzava nel laghetto poco distante da lei, e si avvicinò a nuoto per scoprire di che si trattasse; e ben presto vide che era solo un topo, scivolato in acqua come lei.

Era proprio tempo di andare, perchè il laghetto si stava riempiendo di una folla di uccelli e di altri animali che c´erano caduti dentro.

Sulle prime pensò di essere caduta, in qualche modo, in mare, però si rese ben presto conto di trovarsi invece nel >> laghetto di lacrime che aveva versato quando era alta più di due metri e mezzo.
Alice si mise in testa, e tutto il gruppetto guadagnò a nuoto la riva.
Dopo un po´, ad ogni modo,udì un fruscio di piccoli passi in lontananza, e alzò ansiosamente gli occhi, era il > Coniglio Bianco che tornava a un trotto lento, guardandosi intorno ansiosamente come chi avesse smarrito qualcosa.

 

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