BOOTE
Fig. 1 - Allineamenti per trovare le
stelle di Boote
Fig. 2 - Stelle della costellazione di
Boote (in francese Bouvier)
Cenni di mitologia
È questa una grande costellazione del cielo
primaverile - estivo. La sua stella più brillante
(Boo) si chiama Arturo e, oltre ad essere ben
visibile nel cielo come la quarta stella più brillante del cielo
boreale, si trova facilmente prolungando, mantenendone la curvatora, la coda
dell'Orsa Maggiore (o il timone del Grande Carro). Un'ulteriore
prolungamento conduce all' Vir (Spica), la stella
più luminosa della Vergine.
Boote è una delle più antiche costellazioni: parlando della
mitologia dell'Orsa Maggiore abbiamo descritto la vicenda di Callisto
e di suo figlio Arcade, portati in cielo da Zeus. Questo mito non
spiega però perchè Arcade fosse stato trasformato nel guardiano
dell'Orsa (Arctophylax, come i greci chiamavano la
costellazione, da cui il nome di Arturo) o nel carrettiere, nel bifolco, nel
pastore.
Probabilmente la rappresentazione fatta dai greci è una
trasposizione e un adattamento di una mitologia legata alla Mezzaluna
fertile: Il nome Boote deriva infatti dal sumero
riv-but-san, "l'uomo che guida il grande carro". Se ci
riferiamo al III millennio a.C., Boote era una costellazione circumpolare,
cioè visibile ogni notte dell'anno, e dava l'impressione di seguire le
sette stelle dell'Orsa (Septem Triones, i sette buoi).
Associato alla costellazione è anche il
mito di Icario( o Icaro, da non confondere con il figlio di Dedalo) e il
culto della vite: questo giustifica la rappresentazione di Boote come
contadino, con la falce in mano e un covone di grano ai piedi come
nella rappresentazione di
Bayer.