CANCRO






Fig. 1 - Stelle della costellazione del Cancro


Cenni di mitologia

Se c'è una cosa che distingue la costellazione del Cancro, questa è la povertà di stelle. Forzando un pò la situazione reale, si potrebbe dire che questa costellazionbe è la zona quasi vuota compresa tra i Gemelli e il Leone; infatti non vi sono stelle brillanti (la più luminosa, , è circa di 4 magnitudini) ed è difficile trovare e vedere gli allineamenti tra esse.
L'unica cosa notevole è l'ammasso aperto del Presepio, visibile ad occhio nudo.
L'attribuzione del nome a questa costellazione non è chiara: deriva dal greco karkinos che significa sia granchio che gambero, come il latino cancer. Nelle antiche carte celesti sono raffigurati sia l'uno che l'altro animale anche se non è facile attribuire alle stesse stelle la forma allungata del gambero e quella circolare del granchio.

Il nome dell'ammasso del Presepio (o Greppia, Mangiatoia) ha, apparentemente, origine cristiana: in realtà troviamo questo nome in Plinio il Vecchio [sunt in signa Cancri duae stellae parvae, aselli appellatae,exiguum inter illa spatium ... nubecula quam praesepia appellant, che, tradotto, è: si trovano nel segno del Cancro due piccole stelle, chiamate asini, separate da un piccolo spazio nel quale si scorge una nebulosa chiamata le greppie]. I due asinelli sarebbero le stelle e . Il Presepio aveva grande importanza nelle previsioni meteorologiche; Arato e Teofrasto raccontano come un suo indebolimento o la sua sparizione venissero considerate segno di pioggia imminente.

Oggetti notevoli nella costellazione

L'ammasso aperto del Presepio è posizionato, come detto, tra le stelle e ed è visibile ad occhio nudo in notti molto scure e serene; un binocolo mostra uno spettacolo molto piacevole.
In posizione simmetrica all'ammasso, rispetto alle due stelle, si possono vedere, però con un buon telescopio, due nebulose.

La stella , l'altro oggetto notevole di questa costellazione, è un sistema triplo, con componenti di magnitudine 5, 5.7 e 5.4 rispettivamente, e quindi facilmente visibile con un binocolo. È questo il primo sistema triplo mai osservato: ebbe grande importanza per la verifica sperimentale delle leggi della Meccanica Celeste che regolano il moto dei sistemi multipli (problema dei tre corpi).
Sulla destra (cioè ad overst) della stella , si trova l'ammasso globulare M67 (indicato in fig.2 come neb), quasi visibile ad occhio nudo.