Insegnante: PRIMA DI AFFRONTARE LA PRIMA USCITA

...UN PO' D'IMMAGINAZIONE!

Valentina P.: le formiche.

Sofia S.: i ragni.

Piervittorio: un cavallo.

Matteo: uno scoiattolo.

Tea: il lupo.

Sara S.: non lo so.

Kimberly: un topino.

Michele: un topo.

Alice: uno scoiattolo

Gabriele: …i leoni…

Maria: …no i leoni!…

Valentina: …stanno nella savana!

Maria: …animali farfalle, gli orchi non esistono.

Lorenzo G.S.: …gli uccellini, gli

scoiattoli…

 

 

Leonardo P.: i moscioli.

Roberto: uno scarafaggio.

Francesco: un pesce.

Sara M.: le zanzare.

Sofia B.: un topo gigante.

Erika: i serpenti.

Emanuele: i cavalli.

Enrico: un topo piccolo.

Andrea: una scimmia.

Valerio: …le volpi…

Edoardo: …i lupi…

Leonardo: …noo, i lupi stanno nelle foreste.

Maria: poi ci sono alberi… magari

     delle piccole ghiande, nocciole

Lorenzo G.S.: formiche

. Insegnante: quali suoni ci sono nel bosco?

Leonardo P.: la voce dei lupi.

Emanuele: il suono delle farfalle.

IPOTESI SUL MATERIALE DA PORTARE ALL'USCITA

Lorenzo G.S.: un po’ di roba da mangiare dentro lo zainetto e anche un cappotto.

Leonardo M.: l’acqua.

Luca: il cappello con la visiera, per ripararsi dalle pigne che ci cadono in testa.

Valerio: un impermeabile… perché se piove!... E pure i guanti.

Leonardo M: il cappotto con il cappuccio perché se comincia a pio vere…

 

Anna: una giacca antivento, non bisogna prendere freddo. Poi una torcia.

Leonardo: …per vedere nel bosco.

Mattia e Corrado: …e pure una bussola… così se ci perdiamo

Anna: …ci possono essere gli animali.

 

 

    

 

"Ecco cosa ci serve per l'uscita."Gabriele 5 anni

Martedì 4 Novembre, abbiamo fatto un’uscita in un bosco vicino alla scuola, sul Monte Conero, alla ricerca del “monte a forma di balena di Kiriacos”. Attrezzati per l’uscita con “qualcosa da mangiare per merenda”, “giacca antivento”, “scarpe antifreddo”, “cappello con la visiera per evitare che le pigne ci cadano in testa” e, “nello zaino la lente di ingrandimento, la torcia e la bussola per non perderci”, siamo partiti. Arrivati con il pulmino vicino al sentiero, abbiamo fatto merenda. Quindi, i bambini di cinque anni, che alcune settimane prima erano già stati lì, sono andati avanti sul sentiero ed hanno lasciato delle tracce per indicarci la strada. Seguendo le tracce lasciate dai nostri compagni di 5 anni, (dei ciucci che giorni prima alcuni bambini avevano portato a scuola, perché non li usano più), abbiamo imboccato una strada bianca, con tanti alberi alti ai lati, e seguendo i ciucci, siamo andati in una strada un po’ in salita che era piena d foglie, e qui abbiamo trovato e raccolto tante cose: foglie, fiori, frutti del bosco come i corbezzoli, bacche, funghi, bastoni e sassi, che abbiamo messo dentro alcuni sacchetti di plastica che “dovevamo fare attenzione a non lasciare lì perché sennò il bosco muore”. Con la lente abbiamo guardato, alcune foglie, fili d’erba, alcuni insetti, come le formiche e una farfalla caduta a terra, e “se i funghi c’avevano i peli”. I bambini di tre anni, che ci seguivano, oltre a raccogliere il materiale del bosco, hanno recuperato anche i ciucci che ci hanno “fatto strada”. Prima di andare via abbiamo anche ascoltato e registrato i rumori del bosco.

Ciucci

Tommaso: “Io ho trovato un ciuccio…”

Matteo: “…Insieme agli altri ciucci!”

Sofia B.: “I ciucci erano sugli alberi.”

Matteo: “Ce li hanno messi i bimbi di cinque anni!”

Ins: “Perché?”

Matteo : “ Per non farci perdere nel bosco.”

Bastoncini

Leonardo P: “Io facevo così con il bastone…”

Michele P.: “Quello l’ho trovato io…”

Matteo B.: “Quello è un ramo, l’ho preso io…”

Enrico: “ Io ho trovato una pianta e dei rami.

"Il mio bastoncino ha le righe  e la punta." Enrico 3 anni

Corbezzolo

PierVittorio: “Questi io ho trovato!”

Sara:…raccoglie il corbezzolo…

Ines:” L’abbiamo trovato nella pianta.”

Matteo: “Io l’ho trovato per terra che era morbido e l’ho messo nella busta.”

Sasso con appiccicato un corbezzolo

Matilde: ”E’ la cacca del cane.”

Tea: “E’ la terra”.

Roberto: “E’ un grano.”

Leonardo P.: “E’ un arancio.”

Alice M., Michele, Ines: ”…della cacca.”

Matteo: “ Mi sembra un filo d’erba e la cacca.”

 

Sofia S.: “…Una cacca, caffè.”

 Lorenzo G.: “…Delle cose. “ 

Sofia B.: “E’ terra.”

Valentina: “E’ rosso.”

Enrico: “E’ terra.”

Emanuele B.: “Io ho trovato un sasso piccolo.”

 

PROVIAMO A DISEGNARE LA STRADA DAL MONTE CONERO ALLA SCUOLA

Il monte Conero...

...la scuola

 

 

"Si vede il Monte Conero, siamo in piazzetta."."

Valerio 5 anni

LA NOSTRA 2a USCITA AL BOSCO CONERO

Lunedì 21   marzo siamo ritornati sul Monte Conero per scoprire le tane degli insetti e degli altri animali. In questa occasione i bambini erano divisi per sezione  e i 5 anni hanno coinvolto i bambini di 4 e 3 anni nella loro ricerca, fornendo indicazioni  e orientandosi nel  percorrere uno dei  sentieri che si trovano sul Monte Conero. Durante la ricerca i bambini sono stati suddivisi in gruppi eterogenei. Nella sezione B hanno scelto di cercare : serpenti, farfalle, topi, gatti randagi, pipistrelli.

CONVERSAZIONE DOPO L'USCITA

ITutti: le foto del Monte Conero.

Insegnante: vi ricordate cosa abbiamo fotografato?

Tutti: le tane!

Piervittorio: io ho visto un ragnetto piccolo piccolo che andava dentro la tana.

Matilde: io avevo visto un’ape che era morta.

Guardiamo le cose che abbiamo raccolto sul Monte Conero:

Insegnante: cos’è questa?

Lara: un’ape morta…

Lucia: …può essere che dorme…

Tutti: i fiori!

Insegnante: guardiamoli bene, come sono fatti?

Alcuni bambini: sono tutti secchi!

Lucia: …perché sono morti

Maia: perché non l’abbiamo messi nell’acqua!...

Lara: …perché i fiori bisogna metterli nell’acqua…

Leonardo Marc.: sennò si seccano!...

Lucia: …perché devono fare le radici nella terra… se non li mettiamo nell’acqua non riescono a diventare fiori…

Benedetta: io ho raccolto i fiori!

 

Continuiamo a guardare le foto dell’uscita… riconosciamo un’ape che sta entrando, o uscendo, come dicono alcuni, dalla sua tana; ricordiamo di aver visto una tana, che secondo noi era di una lucertola (Lucia-Tea); poi c’erano gli alberi dei corbezzoli, i pini e gli alberi di pesco (Leonardo Marc.). Rivediamo nella foto la tana della formica, un formicaio, che era fatta con i sassi… (Nicolò C.)e vediamo un’altra tana, forse di un serpente (Leonardo Marc.). Abbiamo fotografato anche un buco che hanno fatto i muratori per farci passare il tubo (Leonardo Marc.), che Ismaele aveva pensato che fosse la tana di un topo.

  "La tana del grigettino,il cespuglio e i ramoscelli.." Lorenzo 5 anni

"Siamo tornati nel bosco: queste qui sono tutte le formiche." Eva 4 anni

 

Sara B.: si, è un’ape. Il pungiglione ce l’ha qui (indica il naso)

Ins.: siete d’accordo che l’ape il pungiglione ce l’ha qui (nel naso)?

Elena B.: nooo, qui! (indica il sedere)

Lorenzo G.S.: si si, qui (indica il sedere). Un giorno ho visto un’ape che ce l’ha lì!

Ins.: allora che cos’è quella cosa che l’ape ha qui (e indica il naso)?

Nicolò: guardiamo alla lente!

Luca A.: è un pungiglione

Lorenzo G.S.: anche per me

Elena B.: si, è un pungiglione! Io sono allergica, se era viva…

  Bambini di 5 anni

I bambini hanno ricostruito su di un cartellone il percorso effettuato.

Divisi in piccolo gruppo hanno incollato le foto scattate ed il materiale raccolto cercando di elaborare una mappa della strada seguita,

 Anna: io disegno la strada che portava al mare

Luca: io disegno il

…e mentre disegnano la piazzetta…

 vigile che fa la multa

Valerio: posso disegnare

Leonardo: io disegno l’erba

Lorenzo R.: posso disegnare i fiori, io li ho visti

Insegnante: certo, puoi disegnare tutto quello che ti ricordi

Corrado: ci vuole il cielo

Riccardo: io disegno il semaforo

Mattia e Lucia : disegnano il pulmino che li ha portati lì, Benedetta e Fabio gli alberi.

La piazzetta di Portonovo da dove siamo partiti per arrivare al bosco del M.Conero

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