La misura della longitudine

Come si è visto nel primo capitolo, la longitudine rappresenta la coordinata orizzontale, misurata in gradi a partire da un meridiano di riferimento, come mostrato nella figura a lato. Il meridiano di riferimento, per ragioni storiche, è quello che passa per Greenwich (Londra).
Notiamo che la Terra compie una rotazione completa (360°) attorno al proprio asse in 24 ore e che quindi ruota di 360°/24 ore = 15°/ora.
Se in un punto della Terra è mezzogiorno (o, come dicono gli astronomi, il sole è in meridiano), in un punto situato 15° ad Est il sole è passato in meridiano un'ora prima e quindi sono le 13; in un punto situato a 15° ad Ovest il sole passerà dopo un'ora e allora sono le 11. Proseguendo, ad esempio verso Ovest, in un punto che dista 30° Ovest da quello scelto saranno le 10 (il sole sarà in meridiano dopo 2 ore), ecc. In un punto che dista 180° il sole sarà in meridiano dopo 12 ore (180°:15°/ora =12 ore) e cioè sarà mezzanotte. Se proseguissimo nello stesso verso per altri 15° ci troveremmo in una zona in cui l'ora sarà le 23 del giorno prima.
Esiste allora un meridiano, opposto al meridiano di riferimento (cioè a 180°), attraversando il quale si passa al giorno precedente (se si va verso Ovest) o al giorno successivo (se si va verso Est) rispetto al giorno di Greenwich. Questo meridiano viene detto "linea del cambiamento di data".

Definite tutte le grandezze in gioco, per la determinazione della longitudine è sufficiente conoscere l'ora di Greenwich (e quindi avere con sè un orologio regolato su Greenwich) quando nel luogo prescelto è mezzogiorno (cioè quando il sole passa in meridiano).
Se, ad esempio, l'orologio di Greenwich segna le 15, vuol dire che il luogo si trova ad Ovest di Greenwich (infatti a Greenwich il mezzogiorno è stato 3 ore prima) di 3 ore e che quindi la sua longitudine è 45° Ovest (15°/ora x 3 ore = 45°).

Detta in questo modo, la storia sembra semplice. In realtà, però, le difficoltà nascono quando si ha la necessità di calcolare la longitudine in modo preciso: in questo caso bisogna avere orologi accurati, precisi e stabili nel tempo e che, oltretutto, si trovano spesso a bordo di navi, e quindi con problemi di umidità, salsedine, urti.
Per questo motivo la storia della determinazione della longitudine è in gran parte sovrapposta alla storia della costruzione di un orologio adatto allo scopo. La regina Anna e il Parlamento inglese offrirono un premio di 20000 sterline per chi fosse stato in grado di costruire un orologio che permettesse il calcolo accurato della longitudine (per la cronaca, questo fu l'ultimo atto firmato dalla regina Anna che morì subito dopo). Questo premio fu vinto (?) da John Harrison (si consiglia la lettura del libro Longitudine) che costruì cinque orologi, chiamati H1, H2, H3, H4, H5, dei quali il numero 4 riuscì nell'intento.

Due siti in cui si possono trovare ulteriori approfondimenti I fusi orari si possono trovare al sito:
http://www-istp.gsfc.nasa.gov/stargaze/Slatlong.htm http://www.portale.it/clock.htm


Ultimo aggiornamento: 30.3.11