Variazione e rovesciamento del campo magnetico terrestre

Il centro della terra è formato da un magma caldo dove Ferro e Nichel sono preponderanti. Questa massa si muove trascinata dalla rotazione terrestre e, essendo materiale ferromagnetico, forma una dinamo che alimenta i poli Nord e Sud come se fosse un elettromagnete. Questo è il campo magnetico terrestre. Due satelliti artificiali muniti di apposita strumentazione: Oersted,(pagina locale) lanciato nel 1999 e Magsat, lanciato circa 20 anni prima, hanno mostrato che il campo magnetico terrestre è soggetto a variazioni. Non è chiaro se queste variazioni siano un fenomeno temporaneo dovuto alla rivoluzione terrestre sul piano dell'eclittica o precursori di cambiamenti di più lunga durata.
E' un fatto che il campo magnetico terrestre è diminuito di intensità del 10% negli ultimi 150 anni.

Da studi di geologia storica si sa che, in passato, il campo terrestre si è invertito di polarità (scambiando il polo Nord con il polo Sud) circa ogni 200000 anni. La ricostruzione storica del fenomeno è stata fatta per i passati 7 milioni di anni ma non si è osservato nulla negli ultimi 780000 anni per cui se la periodicità è reale siamo in ritardo.
Le misure satellitari e terrestri hanno dimostrato che il polo Nord magnetico si spostava di circa 10 Km/anno negli anni 70 ma si sposta di circa 40 Km/anno oggi e ogni spostamento corrisponde ad una diminuzione di intensità. Le previsioni di cosa potrà avvenire non sono possibili, si può però dire che se la diminuzione continuasse con lo stesso ritmo il campo magnetico potrebbe sparire entro 1000 anni.
Malgrado le osservazioni accurate, però,non si è trovata una connessione tra la diminuzione del campo magnetico terrestre e il movimento dei poli, connessione che dovrebbe spiegare non solo il moto dei poli ma la diminuzione di intensità del campo ovvero le fluttuazioni.

Quali potrebbero essere le conseguenze dell'inversione dei poli? La parte più importante è il periodo di transizione in cui il campo magnetico diminuisce fin quasi a zero mentre si inverte di polarità.
Tutti gli strumenti basati su campi magnetici non funzionerebbero più. L'indebolimento del campo magnetico causerebbe un indebolimento degli scudi magnetici naturali che circondano il nostro pianeta incluse le fasce di van Allen. Particelle energetiche emesse dal vento solare potrebbero penetrare fino a terra con effetti dannosi per l'uomo e per gli ecosistemi. Tempeste magnetiche disturberebbero continuamente le trasmissioni radio e la navigazione satellitare. Le aurore boreali, oggi confinate alle zone polari diverrebbero fenomeni visibili anche da noi.


Moto del Polo Nord magnetico negli ultimi 500 anni.
I due valori in rosso sono previsioni da modelli.

Quando potrà accadere tutto questo? Non oggi e, probabilmente, nemmeno tra uno o 10 anni ma che avvenga nei prossimi 100000 anni è realistico.


Pagina scritta il: 15.4.08.      Ultimo aggiornamento: 4.3.09