Social Structure, Culture and Change
Verantwortliche: Prof. Susanne Elsen
Founding Agency: LUB
Zeitraum: derzeitige Forschungstätigkeiten
Internationale Foschungsprojekte:
- 7. Rahmenprogramm der Europäischen Union „wwwforeurope“ (work, wealth, welfare, Europe moving to a new path of growth) Laufzeit 4 Jahre, Kooperation mit ca. 30 europäischen Partnern; Koordination WIFO, Wien. Laufzeit bis 2016
- BIOMAN, sozialwissenschaftliches Teilprojekt der interdisziplinären Forschung (Leitung Prof. Zerbe) zur nachhaltigen Weisewirtschaft in der Javakheti-Region, Georgien; Finanzierung deutscher Stifterverband, Laufzeit bis 2015
Territoriale Forschungs- und Entwicklungsprojekte:
- „Frauenkompetenz Sarntal“, Finanzierung ESF; Erhebung, Erschließung und Organisation von Erwerbsarbeitspotenzial von Frauen im Sarntal, Laufzeit bis 2014
- „Gemeinwohlregion Vinschgau“, Finanzierung ESF; Entwicklung und Anwendung von Indikatoren kultureller, ökologischer und sozialer Verträglichkeit gemeinsam mit Akteuren aus Wirtschaft, Verwaltung und Zivilgesellschaft, Laufzeit bis 2014
- Endogene Entwicklung Eisacktal/Wipptal“ Finanzierung ESF; Identifikation von lokal-regionalen Akteuren der Entwicklung und Stabilisierung ökonomischer und sozialer Aktivitäten in den beiden genannten Gebieten, partizipative Zielfindungs- und Konsultationsprozesse, Laufzeit bis 2014
- „Biodiversität und nachhaltige Entwicklung – Methoden und Instrumente des Selfmonitoring zur Artenvielfalt und Bodenqualität“, Partizipative Entwicklung und Erprobung geeigneter Indikatoren und Instrumentarien verbunden mit der Befähigung der örtlichen Bevölkerung zum Monitoring der Biodiversität und der Bodenqualität. Finanzierung Stiftung der FUB, Laufzeit bis 2014
Il concetto di “azione non-logica” e circolazione delle élites nel pensiero di Vilfredo Pareto.
Responsabile: Dott.ssa Ilaria Riccioni
Founding Agency: LUB
Periodo: Maggio 2009-settembre 2013
Abstract:
Keywords: Elites, cultura, società, cittadinanza, politica
Il presente progetto si propone di sviluppare un lavoro teorico di fondamentale interesse per la disciplina sociologica e per le sue potenziali applicazioni nella ricerca sul campo riguardo ai seguenti aspetti: diritti di cittadinanza; rapporto cittadini e potere; alla distribuzione dei compiti decisionali ed esecutivi all’interno di un sistema politico e sociale di riferimento L’oggetto della ricerca è il concetto di “azione non-logica” e circolazione delle élites nel pensiero di Vilfredo Pareto. L’attualità del concetto sociologico di circolazione delle élites si inserisce nel più vasto quadro della formazione delle classi politiche, quello di “azione non-logica” del mutamento sociale dal basso, della logica sociale e del mutamento sociale. Si procederà nell’indagare l’evoluzione e la conseguente attualità del concetto nella sociologia contemporanea con l’intento di elaborare osservazioni rilevanti che possano operare da griglia di lettura critica per l’evoluzione delle dinamiche dell’avvicendamento di potere nelle società contemporanee.
Pubblicazioni: Prevista una pubblicazione monografica e/o articolo alla conclusione della ricerca
Ricerca sociale qualitativa per il Piano Sociale Qualità della vita 2009-2011
Responsabile e autrice: Ilaria Riccioni
Keywords: Cittadinanza, appartenenza, istituzioni, cultura, società.
Ricerca sociologica svolta con il metodo qualitativo per l’elaborazione del Piano Sociale Qualità della vita e Linee guida di intervento sul territorio. Un Piano sociale di una città che si definisca mirato alla qualità della vita, non può prescindere dalla conoscenza della ricerca urbana, a partire dalle prime ricerche sociologiche sulla città di Chicago svolte con il metodo etnografico dalla Scuola di Chicago già nei primi anni ’20 del secolo scorso da Park e Burgess, fino ad arrivare ai recenti studi di Jane Jacobs sulla “vita delle città”. La ricerca sociale qualitativa, in quanto strumento di autoascolto di una società su se stessa, è caratterizzata dall’osservazione partecipante e dall’ascolto del territorio concettualmente orientate.
L’interpretazione dei dati forniti attraverso l’esperienza dei cittadini comuni che quotidianamente abitano, respirano, percorrono le strade della città e contribuiscono a costruirne le caratteristiche e le contraddizioni. In questo caso, la metodologia di ricerca individuata come la più adatta all’oggetto d’indagine sono l’intervista biografica in profondità e l’osservazione partecipante, strumenti della sociologia che permettono un dialogo diretto con la persona singola, con il cittadino comune, ma anche con i “testimoni privilegiati”.
Le 250 interviste qualitative svolte hanno avuto la preziosa funzione di ridurre al minimo la possibilità di opinione collettiva e luoghi comuni, spesso facilmente riscontrabili in situazioni di intervista condivisa o focus group, lasciando emergere problematiche particolarmente sentite dai cittadini, offrendo un quadro della realtà sociale, culturale e politica della città come vissuto dei parlanti. Gli intervistati sono stati selezionati tra i comuni cittadini e non solo attraverso associazioni o gruppi già preselezionati. Aver elaborato un Piano sociale a partire dalla ricerca sul territorio ha privilegiato l’approfondimento delle problematiche emerse dai dati raccolti e dato voce ai singoli cittadini, rimasti nell’anonimato, che si sono sentiti liberi di esprimere chiaramente l’approvazione, ma anche il dissenso, su scelte comunali, decisioni, tradizioni locali, nuovi immigrati, religione, ma anche strutture, sistema dei servizi, musei, biblioteche, bilinguismo, offerta culturale. In altre parole, sulla città nel suo insieme di struttura, organizzazione, cultura e territorio.
Risultati pubblicati della ricerca:
Ricerca pilota: Il vissuto sociale del multiculturalismo: il caso di Bressanone in Alto Adige
Responsabile: Dott. Ilaria Riccioni
Keywords: Cultura, convivenza, valori.
La ricerca sul biculturalismo in Alto Adige nasce dalla necessità di comprendere il processo di integrazione e differenziazione culturale all’interno di un’area ridotta. Il territorio in questione è provincia autonoma e di confine, presenta quindi una serie di problematiche legate alla vicinanza con la diversità e la necessaria convivenza di più realtà linguistiche, che hanno però alle spalle una lunga storia di imposizioni e sofferenze, ma anche abili negoziazioni che non si intende approfondire in questa sede. Si tratta di un’indagine pilota, inizialmente orientata sulla cittadina di Bressanone, con un campione d’interviste biografiche in profondità (15 interviste ad abitanti madrelingua tedesca e 15 madrelingua italiana).
In questo senso i primi dati che abbiamo fin qui raccolto presentano una situazione molto complessa e semplice ad un tempo. La metodologia utilizzata segue le tecniche della sociologia qualitativa, attraverso gli strumenti dell’intervista, dell’osservazione partecipante e del reperimento di materiale documentario fornito da ricerche sociologiche precedenti nel territorio, ma anche afferenti ad altri approcci specifici interdisciplinari. L’obiettivo della ricerca è di osservare come si vive oggi in Alto Adige la condizione del bilinguismo/ biculturalismo, se si possa parlare di multiculturalismo, se ancora si vivono dei disagi rispetto alla propria appartenenza linguistico-culturale e se si perché, in quali condizioni; se questo crea disagi identitari, a quali condizioni; se questa condizione dovesse essere ancora presente, cercare di comprendere su quali canali sociali si svolge questo, eventuale, dialogo interrotto tra le culture.
Tali realtà linguistiche rappresentano, da un punto di vista nazionale, delle minoranze, o meglio, rispetto al resto del territorio italiano. Se da un punto di vista nazionale i luoghi di lingua tedesca, su territorio italiano, sono effettivamente una minoranza per ovvi motivi, da un punto di vista locale la posizione di minoranza è ribaltata: la minoranza effettiva in questo senso è il residente di madrelingua italiana. La realtà di questi luoghi appare, quindi, molto più complessa di quanto possa apparire ad un primo sguardo, il vissuto delle persone sembra ancora svelare disagi più o meno profondi assestati su vite che godono di un certo benessere economico diffuso, apparentemente più propensi ad una tacita accettazione che ad una rielaborazione problematica del proprio convivere.
Risultati pubblicati della ricerca:
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