Stefano Mirti, Torino | I
Interaction Design Lab
 
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:: Ruedi Baur (CH)
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:: Stefano Mirti (I)
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:: Aldo Bonomi (I)
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:: Antonio Calabrò (I)
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:: Biagio Cisotti (I)
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:: Aditya Dev Sood (Ind)
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:: Gianfranco Dioguardi (I)
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:: Amy Franceschini (USA)
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:: Georg C. Bertsch (D)
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:: Francesco Jodice (I)
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:: Guta Moura Guedes (P)
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:: Gianni Sinni (I)
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Stefano Mirti, interaction designer e direttore di NABA - Nuova Accademia di Belle Arti a Milano (* 1968), coordina i progetti dell’Id-lab (Interaction Design Lab) a Torino. È responsabile del programma di design della NABA e lavora come consulente per Torino World Design Capital 2008. Dal 2001 al 2005 è stato Associate Professor all’Interaction Design Institute di Ivrea, una istituzione didattica e di ricerca a cui hanno dato vita Olivetti e Telecom Italia. Dal 2000 al 2001 ha insegnato alla Tama Art University (Tokyo) e realizzato diversi progetti di design, tra cui polycarbonate house  e neon gardens. Ha anche impostato Now the Future - un atlante digitale che documenta iniziative ed eventi di design in tutto il mondo. Prima di andare in Giappone è stato tra i fondatori di Cliostraat  - un gruppo di architetti, artisti e fotografi che progetta edifici, parchi, strutture pubbliche e padiglioni espositivi. Mirti ha ricevuto tre volte (nel 1995, 1997 e 2001) il European Architectural Prize. Nel 2004, gli è stato conferito la Bronze Medal for Cultural Merits della Repubblica Italiana. I suoi lavori sono stati esposti al Victoria & Albert Museum di Londra, alla Triennale di Milano, alla Biennale di Venezia e alla Beijing First Biennale of Architecture.


Podio:
Società

Argomento:

Everything under heaven is utter chaos

A colloquio con:
Aldo Bonomi (I)
Aditya Dev Sood (Ind)

Moderatore:

Hans Höger (D)
Free University of Bozen-Bolzano

Lingua:
Italiano

Traduzione simultanea:
dt <> it | dt <> eng | it <> eng

Programma:
27 giugno 2007, 11:15 - 12:00 h
 
     
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