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La Facoltà di Design e Arti definisce il termine design in relazione alla tradizione dell’umanesimo. Il suo orientamento - nella didattica e nella ricerca - va oltre le immediate richieste della tecnologia, dell’industria o dei mercati. Il suo lavoro - con e per gli studenti - mira in primo luogo alla realizzazione di risultati che contribuiscano in maniera ragionata alla progettazione del vivere quotidiano per quanto riguarda la singola persona, la società e l’ambiente.
Questo modo di intendere la cultura del progetto implica approcci interdisciplinari e risale, nella storia delle idee, al rinascimento italiano - in particolare a Leon Battista ALBERTI.
Riferita a motivazioni e finalità dell’operare industriale, una simile idea trova - a partire del Novecento - terreno fertile anche da parte di diversi imprenditori - tra cui, per menzionare solo alcuni - Emil RATHENAU, Adriano OLIVETTI, J. Paul GETTY, Arthur e Erwin BRAUN, Jacqueline VODOZ e Bruno DANESE, Sergio CAMMILLI, Anna CASTELLI FERRIERI, Niels WIESE VITSOE, Fritz HAHNE, Rolf FEHLBAUM, Fernando AMAT, Mieke e Jan TEUNEN, Marco ROVEDA, George SOROS, Miuccia PRADA, Li Ka SHING, Gianfranco DIOGUARDI ed altri. |
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